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il museo bottacin | 435 |
fatta, non posso riportarne che alcuna, omettendo quasi tutte quelle di gran modulo. Del duca Ferdinando, pel tempo in cui era ancora cardinale, notansi, un ducatone dal sole, in argento, altro che per essere di schietto rame si palesa prova di zecca, e pezzi meno rari del tempo in cui non tenne più la porpora. Vincenzo II porge la bella medaglia del Morone col mastino, un ducatone ed un mezzo ducatone di pari impronto ed un pezzo da ottanta soldi col Beato Luigi. Credo poi spetti allo stesso una moneta anonima, della quale porgo il disegno acciò ne sia meglio chiarita la pertinenza, notando intanto come il primo lato di essa ricordi il di lui stupendo ducatone maggiore colla galera speronata, del Gabinetto imperiale, e gli emblemi della giustizia e della pace, espressi sul rovescio, osservinsi uguali sovra un suo pezzo da quattro soldi descritto dal Gradenigo (Tav. IX, n. 6). Di Carlo I, che ha ben quindici pezzi, distinguonsi due ducatoni collo zodiaco, un scudo ed un mezzo scudo dal mirasole (Tav. IX, n. 7), il pregevolissimo mezzo ducato col Santo Andrea (Tav. IX, n. 8), un da ottanta soldi col Beato Luigi ed una mezza lira colla Santa Lucia (Tav. IX, n. 9); di Carlo II un ducatone. Della reggenza d’Isabella Chiara nominerò un ducatone, e sorpasserò le monete del di lei figlio Ferdinando Carlo, ultimo duca di Mantova, che nulla offrono di particolare. Non mi soffermerò alle monete anonime di questi signori che per un sol soldo di rame coll’impronto singolare dell’elefante, il quale per alcun dettaglio penso essere del tempo di Vincenzo I.
Dell’epoca del dominio austriaco è degno di menzione un pezzo di rame di Carlo VI che per la nota, L. 6, che porta impressa, mostra essere prova di zecca di una moneta da lire sei, la quale probabilmente non ebbe intiera esecuzione. È dell’anno 1736, e, come in altre sue monete, porge l’effigie laureata di quell’imperatore e l’aquila bicefala colla croce del Comune in petto.
Chiudono il novero delle monete di questa città le ossidionali degli anni 1799 e 1848, ed il totale di esse oltrepassa le centosessanta.