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la zecca di bologna - documenti | 415 |
d’oro l’anno, come si farla a rinvenirli, se si sminuessero di precio? Noi non ci conosciamo sufficienti à una tale provisione. Ma è ben da avertire a quelle parti che ci possono relevare alquanto in questo, come seria, che per valere un poco più da noi la valuta del scudo, per questa causa li d.di ci sono portati da persone forastiere, et da terre aliene per levar le nostre canape, li garzole, le funi, li velami, li drappi di seda, et molte altre merci, con le quali disegnando li compratori farne alcuno profitto insieme con il lagio, che principalmente guadagnano à portarne l’oro, reducendo li scudi à minore precio delle L. 4 si farieno astenere del portarci l’oro, et appresso di levarci la merce bolognese della quale si riceve tanto utile, cosa sopra modo da considerare et che faria gravissimo preiudicio non solamente nelle cose publiche ma etiandio nelle private.
Anchora è da considerare alli retratti che hanno, et debbeno pervenire in la nostra Città, si di Fiandra, come di Francia, non tanto delli organcini, quanto de drappi di seda, et velami, quali merci in se hanno tutto il suo carico delle spese, a rosone delle L. 4 per scudo. Et essendo le remesse fatte in scudi, reducendosi a minor valuta si perderla all’ingrosso, maximamente che di quelli se ne dispensa, come si è in altro luogo detto, a molti creditori delle sede vindute. Oltra che ne nasceria un grosso danno alla nostra Doana, et conseguentemente al studio che si paga di denari di essa, per che non si manderieno fora tanti lavori, et drappi di seda, come si mandano, et a rincontro non seriano portate in Bologna da altri, le solite merci.
Circa al ribatter le monete fatte, prima si dice che a refar li quattrini già fatti, se ne perderla più di xxxv per cento, che saria il totale esterminio della nostra Città, et popolo. Di poi quanto alle monete d’argento non ce ne sono come si sa, ne comportarieno forse la spesa ne materia d’argenti fini sodi si trovano, che sieno poste notabili, et manco in futuro si trovarleno con tale provisione, et la esperientia lo dimostra, che non si può haver argenti al precio che si batte la moneta a rason de L. 4 per d.do che tanto meno s’haveria à minor precio, reducendolo con la valuta dell’oro a L. 3.13 et questa è ragione evidentissima.