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412 | francesco malaguzzi |
XII.
13 marzo 1546.
" Informatione delle cause, et ragioni, per le quali, a noi pareria che la presente, et antica Lega del battere monete d’oro et d’argento nella città di Bologna fosse mantenuta et conservata come per l’adietro sempre si è usitato; et non s’introducesse nova variatione di Lega per confrontarla, come si dice, con Lombardia, Parma, Piasenza, et forse Roma; volendosi haver riguardo alla indennità di essa città et al danno espresso del popolo di quella insieme con il contado suo; Et p.ª
Si vede manifestamente che battendosi a nova lega tutta la città faria alterazione sopra ad ogni negocio, non tanto per li pagamenti ordinarij de debiti già creati, quanto per ogni altra natura, et specie di facende, perche se ben al riscoditor seria beneficioso assai, seria poi a rincontro molto dannoso al pagatore, havendo da pagar li debiti a migliore bontà di moneta, di quella che in la creatione di essi debiti non era, Et quando bene per li soperiori fosse provisto a questo, non perciò resteria che ogni bora non ne nascessero dispareri et esutentioni, perchè così come a voler che sia lecito lo negociare, è ragionevole lo sottoporsi al danno et all’utile, così ancora in questo si potria per chi havesse a scodere, a favore suo allegare con qualche ragione questo beneficio et vantagio doverseli con effetto, si come per il contrario potria il debitore, crescendo la valuta dell’oro, come la esperientia per li tempi passati ci ha dimostrato, dire et volere, che a sua utilità fosse cresciuta.
Appresso ragionandosi nella nostra città in ogni mercato, a lire, si può creder, che non ostante migliore bontà di moneta, che si spendesse, chi havesse da vendere pani, drappi di seta, et ogni altra specie di mercantia nobile, et vile tali venditori per la causa ansidetta, volessero abbassare li precij delle loro merci, et così farrà ogni operarlo, onde seria assai dannoso a tutto il popolo della città, et conta, per chi havesse