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NECROLOGIE




GIANCARLO ROSSI.


Il 4 maggio scorso moriva a Roma il Cav. Giancarlo Rossi, Nato a Terni il 21 novembre 1818, e fatti i suoi studii a Perugia e a Roma, fu a 25 anni nominato Segretario di Monsignor Du Falloux, poi Cardinale, il quale lo tenne ed amò come un figlio, lasciandogli alla sua morte una rilevante fortuna. Nei moti del 1848 seguì il Cardinale a Gaeta, ov’era il pontefice Pio IX, al quale rese segnalati servigi. Ritornato poco dopo a Roma, si diede a’ suoi prediletti studii d’Archeologia e cominciò a raccogliere Monete italiane medioevali e moderne. Quella collezione, ch’era una delle migliori fra le private, e primeggiava per una ricchissima serie pontificia, fu venduta a Roma nel 1880. Datosi poi nuovamente a raccogliere, il Rossi mise insieme un’altra collezione di Monete italiane, che vendette parimenti a Roma nel 1895. Nello scorso mese di maggio egli aveva fatto bandire due altre vendite di monete, una a Roma, l’altra a Genova, quando la morte lo rapì.

Oltre a molte operette d’archeologia e di genere vario, Giancarlo Rossi pubblicò parecchi lavori numismatici. Citeremo i seguenti:

Lettera sul danaro di Papa Giovanni XIV, 1878 — Ragionamento sull’aurea moneta di Papa Giovanni XXII, 1881 — L’inedito grosso di Manfredi Lancia, signore di Busca, 1882 — Poche parole sull’inedito Augustale di Carlo d’Angiò, 1884 — Brevi cenni sull’inedito scudo romano del Sacco di Roma, coniato dal Re d’Aragona e di Sicilia, 1886.