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272 nereo cortellini

degli altri mi limiterò a citare il Waddington che dimostrò1 come la moneta n. 84 a pag. 46-47 del volume primo, dal Cohen attribuita proprio a Corinto, non dovesse porsi se non tra le città incerte. E altrettanto, ancora per monete assegnate a Corinto, ha sostenuto il Barclay V. Head (Catalogue of Greek Coins, Corinth, 1889, introduction, pag. XXXV) per quelle a pag. 160, n. 750 e 162, n. 774, nel nome d’Augusto nella prima delle quali figura proco(n)s(ul) e non ii. vir un certo Sisenna2 e nell’altra è proco(n)s(ul) quel Q. Terentio Culleone3, che, come vedemmo, fu console nell’anno 40 d. C.

Queste due monete, secondo lo Head, sono da attribuirsi alla Sicilia.

Non parrà quindi strano, se pure può sembrare ardito, ch’io creda che altre monete siano state dal Cohen male aggiudicate a Corinto. Voglio riferirmi alle sette monete nel nome di " Germanico e Caligola „ a pag. 229-230, n. 7-13, delle quali descrivo ora i tre tipi diversi, non senza prima osservare che per la disposizione dei diritti e dei rovesci mi attengo a quello che ho detto precedentemente4.

N. 7 — D/ — c. caesar germanicvs avg. Testa nuda di Caligola a destra.

R/ — germanicvs caesar. Testa nuda di Germanico a destra.

F. P. B.


N. 9 — D/ — c. caesar. avg. germanicvs. Testa laureata di Caligola a destra.

R/ — germ. caesar. pvlchro iii. vario ii vir. Testa laureata di Germanico a destra.

F. P. B.


N. 11 — D/ — Simile al precedente. Testa nuda di Caligola a destra.

R/ — germ. caesar. dosseno pvlchro ii vir. Testa nuda di Germanico a destra.

F. P. B.


Le altre n. 8 e 10, 12 e 13 sono rispettivamente varietà del n. 9 e del n. 11 per avere le teste piuttosto laureate che

  1. Imhoof-Blumer, Monnaies grecques. Paris-Leipzig, 1883, pag. 231, n. 17.
  2. Cf. Borghesi, Oeuvres, II, 324.
  3. Cf. Borghesi, l. c., pag. 208.
  4. Cf. pag. 250-251, nota 5ª, e Cf. pure pag. 261.