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226 francesco malaguzzi
quanto in meno, per la lira e per le due lire, di cinque millesimi tanto in più quanto in meno, e per le cinque lire ossia per lo Scudo, di tre millesimi tanto in più, quanto in meno.

Art. 12. Vi sarà una moneta d’oro di venti lire, e una di quaranta lire.

Art. 13. Il suo titolo è fissato a nove decimi di fino, e a un decimo di lega.

Art. 14. I pezzi di venti lire saranno al taglio di cento cinquantacinque per libbra (Kilogramma), e i pezzi di quaranta lire saranno al taglio di settanta sette e mezzo per libbra.

Art. 15. La tolleranza del titolo, nella moneta d’oro sarà di due millesimi, tanto in pila quanto in meno.

Art. 16. La tolleranza del peso sarà di due millesimi tanto in più, quanto in meno.

Art. 17. Vi saranno delle monete di rame puro di un centesimo, di due centesimi, di tre centesimi, e di un soldo (cinque centesimi).

Art. 18. Il peso del centesimo sarà di due denari (due grammi).

Art. 19. Il peso de’ due centesimi sarà di quattro denari (quattro grammi).

Art. 20. Il peso di tre centesimi sarà di sei denari (sei grammi).

Art. 21. Il peso del soldo (cinque centesimi) sarà di dieci denari (dieci grammi).

Art. 22. La tolleranza del peso nelle monete di rame sarà di un cinquantesimo in più.


Titolo III.


Del tipo delle monete.


Art. 23. Il tipo delle monete è regolato nel modo seguente: sopra l’una delle superficie vi sarà la Nostra Effigie colla leggenda: Napoleone Imperatore e Re; e l’anno della fabbricazione: sopra l’altra, lo Stemma del Regno colla leggenda: Regno d’Italia; e l’indicazione del valor nominale della moneta.