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la zecca di bologna | 223 |
CAPITOLO IX.
L’ultimo periodo della zecca bolognese offre maggior interesse del precedente. Formatosi nel marzo del 1805 il primo Regno d’Italia sotto lo scettro di Napoleone, il nuovo Sovrano si diede, tra le altre cose, a regolare il corso delle monete, così difettoso fino allora, semplificando le zecche.
Il primo decreto del governo napoleonico sull’argomento è quello del 28 giugno 1805: così formulato:
— Napoleone, per la grazia di Dio e per le Costituzioni Imperatore de’ Francesi e Re d’Italia
Decreta
Art. 1. Non vi saranno che due zecche nel Regno. Esse sono stabilite una in Milano, e l’altra in Bologna.
Art. 2. L’Amministrazione della zecca sarà composta come segue:
Un Direttore generale della zecca e monete, Un Segretario,
Un Ricevitore e Custode delle paste,
Un Verificatore degli assaggi.
Due Assaggiatori,
Un Capo addetto a ciascuna delle seguenti officine:
Partizione e finazione — Fonderia — Trafila e taglia — Revisione — Stamperia — Macina delle terre.
Un Disegnatore coll’obbligo di sopraintendere ai lavori d’incisione,