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rico di migliorare la macchina dei balzi per semplificare sempre più il lavoro e renderlo adatto alle esigenze nuove1. Il Gualcheri, dietro mercede di lire dodici al mese e l’uno per cento sulle monete d’oro da coniarsi e il due per quelle d’argento, s’impegnò, nel solito contratto, a fabbricare dobloni, doble o scudi d’oro alla lega di denari 21 e 7/8, senza rimedio, in ragione di 55 doble per libbra di Bologna; poi scudi d’argento da lire 4, mezzi scudi da lire 2, lire da 20 bolognini alla lega di oncie 11 per libbra con rimedio di 2 denari per libbra, more solito, al peso di 57 di tali lire per libbra e gli scudi e mezzi scudi in proporzione: quattrini, (se gli si ordinavano) in ragione di 144 per libbra e bagaroni (o mezzi bolognini) in numero di 40 per libbra; con mercede di soldi 7 e denari 8 pei primi e soldi 6 e denari 4 pei secondi, ogni libbra, per ricompensa della fattura, delle spese e del calo2. Contemporaneamente fu nominato maestro incisore dei conii certo Pietro Tedesco, aumentandosi poco dopo il relativo salario da lire 80 a 250 annue3.

Abbiamo avuto cura fin qui, perchè i documenti lo consentivano, di ricordare volta per volta le coniazioni, o almeno le principali, delle varie sorta di monete e le particolarità relative, perchè d’interesse speciale. Ma verso lo scorcio del secolo XVII, avendo il commercio italiano esteso le sue branche dovunque e Bologna, centro di attività industriale e di scambi sempre maggiori, sentendo sempre più il bisogno di provvedersi di grandi quantità sì di monete grosse che divisionali, per evitare il pericolo (per il passato

  1. Partiti, 29 ottobre 1672.
  2. Assunteria di Zecca. Piani, ecc. 1673, 5 maggio.
  3. Partiti, 18 marzo 1673 e 28 giugno 1675.