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168 francesco gnecchi

Il medaglione è a due metalli. Nuovo per la leggenda del rovescio, esso assomiglia per la rappresentazione a quello descritto da Cohen al suo N. 78 colla leggenda FORTVNAE REDVCI. Sventuratamente la conservazione ne è tanto infelice e ai guasti del tempo si sono così accanitamente aggiunti quelli d’una mano selvaggia per terminare di sciuparlo, che non oso neppure darne la riproduzione.

Nel medaglione furono praticati quattro fori posti quasi a quadrato poco distanti dall’orlo e un quinto solco vi è praticato obliquamente nel centro; quest’ultimo non trapassa il bronzo come i primi quattro, ma arriva solo a poco più di metà dello spessore. Posseggo un sesterzio di Nerone malmenato nell’identica maniera, e tale coincidenza mi fa supporre che quei fori vi siano stati praticati per uno scopo determinato, probabilmente onde ridurre il pezzo a servire per un giuoco speciale.