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Se si ammette quindi l’esistenza della moneta d’oro della Prima Repubblica coi tre santi, questa moneta non può essere che il fiorino d’oro, del valore di 20 soldi imperiali, e che valeva precisamente il doppio dell’ambrosino d’oro.

I numismatici saranno certamente grati al dott. Ambrosoli, il quale ha sollevato, discusso e, a nostro avviso, risolto in modo irrefutabile una importante questione, che interessa la storia delle nostre zecche medioevali.

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Engel (Arthur) et Serrure (Raymond). Traité de Numismatique moderne et contemporaine. Première partie. Epoque moderne (XVIe - XVIIIe Siècles). Paris, Ernest Leroux éditeur, 1897. — (Un bel vol. in-8° gr., di pag. VIII-612, con 363 illustrazioni intercalate nel testo).


Frequentissime volte, nel corso di un decennio, la Rivista ha avuto occasione di annunciare con elogio l’uno o l’altro importante lavoro dei Sigg. Engel e Serrure.

Si trattava, dapprima, di una pubblicazione eminentemente francese, ma che, per le molteplici attinenze storiche della Numismatica di Francia con l’italiana, interessa assai davvicino anche i nostri lettori1.

Poi, ripetutamente, si ebbe a discorrere intorno ad un’opera di disegno più vasto e generale, il Traité de Numismatique du Moyen àge, di cui escirono sino ad oggi i due primi volumi, e che costituisce un’impresa altrettanto ardita quanto giovevole senza dubbio ad affratellare gli studiosi dei diversi paesi2.

E ora, mentre il terzo ed ultimo volume di quell’opera è in via di compimento, gl’infaticabili Autori hanno posto mano ad un’altra pubblicazione, in due volumi questa, la quale formerà séguito al trattato di Numismatica medioevale,

  1. Répertoire des sources imprimées de la Numismatique française. Tre volumi. Parigi, 1887-89. — V. Rivista, anno I, a pag. 255 e segg.; e anno II, a pag. 120 e 582.
  2. V. Riv., anno IV (1891), a pag. 263 e segg.; e anno VII (1894), a pag. 253 e segg.