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annotazioni numismatiche italiane 111


Appena avvedutomi della cosa, rilevai la corri- spondenza delle leggende con quelle di un luigino anonimo ben conosciuto dai Numismatici1; e mi persuasi che quella al dritto non fosse esattamente riportata. Allora, mi procurai un calco dal quale ho tratto il disegno qui sopra figurato, il quale potrà servire alla correzione del Catalogo, poiché la leggenda è precisamente eguale a quella del luigino anonimo2.

Il carattere di questa contraffazione è totalmente diverso da quello di tutte le altre monete congeneri. Il guerriero ha bensì l’elmo, ma in luogo della corazza e dei bracciali, veste un giubbetto a bottoni; i leoni di forme insolite, tengono ambedue lo stemma Grimaldi.

Luigino e tallero si corrispondono perfettamente, non solo nelle leggende ma anche nella data. Che il luigino fosse ligure l’ho sempre creduto: dunque, questo mi indica la nazionalità del tallero; ed il tallero a sua volta, mediante lo stemma, presenta l’atto di nascita delle due monete, le quali vengono ad aumentare la già ricca serie di Monaco.

È da notare come non sia rimasta memoria alcuna di questa moneta nei documenti, mentre se ne ha una per un tallero con leggenda olandese del 1674. E il Jolivot che ci riferisce come il principe Luigi ne permettesse la coniazione3; e da questo fatto apprendiamo che anche dopo il 1669 si tentava di riprendere l’antica speculazione pel levante.


  1. V. Mantellier, Op. cit., p. 89, n. 110. Coll. Norblin — Poey d'Avant, Op. cit., p. 113, n. 5241 e 5242.
  2. Non voglio mancare al dovere di ringraziare pubblicamente il Dott. C. Domanig, per la cortesia usatami nell’aderire alle mie domande.
  3. V. Jolivot, Médailles et monnaies de Monaco. Monaco, 1885; p. 44. I.