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annotazioni numismatiche italiane | 109 |
quel tempo in cui si coniavano i luigini pel levante. E noi sappiamo che la gran massa dei luigini di questa officina uscì tra il 1665 e 69, ed ha l'effigie della Contessa Livia; ma ve n' ha uno colla data del 1658, e questo è il solo che porti il nome della Contessa col titolo di Palatina1.
Il tipo del tallero originale, che si può vedere in diverse pubblicazioni, e per sceglierne una alla portata di ognuno, nel Catalogo del Museo di Vienna, fu mantenuto integralmente nella presente moneta. La leggenda del rovescio è nuova : quella del dritto, latina per la seconda parte, è italiana nella prima relativa al valore assegnato al pezzo che pare sia 96, perchè la seconda cifra è troppo piccola per uno zero. In ogni modo, si tratta di un valore che è sicuramente superiore allo intrinseco.
MONACO.
- ↑ V. Mantellier, Notice sur la monnaie de Trévoux, etc. Paris, 1844. Collezione Norblin, p. 82, n. 95 e tav. XI, r. 3, assegnata erroneamente a Dombes — Poey d'Avant, Monnaies féodales de France. Paris, 1862; Vol. III, p, 112, n. 5231 e seg. e tav. CXVIII, n. 13 - A. de Lonperier, Examen de diverses monnaies Italiennes, etc. in Revue Num. Paris, tomo XIV, 1869-70, il quale a p. 121 rende il luigino a Tassarolo.