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la zecca di bologna 101

periodo d’anni. La notizia rileviamo da una lettera del 14 dicembre 1580 di un altro architetto, Gio. Battista Ballarini, dalla quale risulta che. questi aiutò il Dattari che dirigeva i lavori della grande costruzione da lui ideata e lo sostituì nel far piante e nella sorveglianza durante sei mesi in cui il Dattari fu a Roma1. L’architetto costruì il grande edificio nello stile classico che allora era sul punto di mutarsi in barocco, colla grande porta e le finestre incorniciate di grandi fascie a bugne che danno severità ma pesantezza all’insieme.

Alcuni anni dopo si completò la fabbrica costruendo un sotterraneo che serviva "ad recoquendam monetam„ e che costò al pubblico erario 200 lire2.

La zecca bolognese fu diretta da G. B. Gambaro per lungo tempo ancora. Negli ultimi anni del governo di Gregorio XIII uscirono dall’officina molte migliaia di scudi delle solite monete d’oro oltre altre d’argento e di rame3.

Uno degli ultimi lavori del Menganti fu l’incisione dei conii per una medaglia "in memoriam erectionis archiepiscopatus Bononie„ ordinata nella seduta consigliare del 21 maggio 15834. In quell’anno la sede vescovile bolognese fu eretta in arcivescovile e si tributarono grandi onori al primo arcivescovo Gabriele Paleotti che disse la prima messa solenne nella Metropolitana, alla presenza dei magistrati, di prelati, di vescovi e del popolo5.

Due anni dopo i bolognesi attendevano la visita

  1. Istrumenti e scritture.
  2. Partiti, 25, c. 95, V.
  3. Partiti, 25, c. 14, 26, 74, 113, 141.
  4. Id.
  5. S. Muzzi, Annali, 1583.