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88 carlo kunz
esemplari
Soldino dello stesso, circa 25
Soldino dello stesso col Cristo risorgente, circa 60
Tornese (?) di Dalmazia 4

monete di padova.

Carrarino di Francesco I con S. Prosdocimo 4
Carrarino dello stesso con S. Daniele 3
Carrarino di Francesco II, circa 14

monete di aquileja.

Denaro del patriarca Marquardo 2
       „       di Filippo d’Alençon 1
       „       di Giovanni di Moravia 3
       „       di Antonio Gaetani, circa 15
       „       di Antonio Panciera, circa 60
Monetina esotica 1

Numero totale approssimativo 375


      Pel tempo in cui furono improntate cotali monete, esclusa quella di Dalmazia e la esotica, delle quali dirò più avanti, valga il seguente prospetto:

Jacopo Tiepolo 1229-1249
Andrea Contarini 1368-1382
Antonio Venier 1382-1400
Michele Steno 1400-1413
Francesco I da Carrara 1355-1388
Francesco II da Carrara 1388-1405
Marquardo 1365-1381
Filippo d’Alençon 1381-1388
Giovanni di Moravia 1388-1394
Antonio Gaetani 1395-1402
Antonio Panciera 1402-1418

L’epoca più vicina risulta adunque essere quella del Patriarca Antonio Panciera, ma poichè il tesoretto non palesò alcuna moneta di Tommaso Mocenigo, che tenne la somma podestà della Repubblica, dall’anno 1414 al 1423, e fu quindi per molti anni contemporaneo al Panciera, devesi argomentare che i molti denari di costui che facevano parte di esso tesoretto siano stati battuti nei primi anni del suo patriarcato, e che il nascondiglio del piccolo peculio abbia