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sarebbe facilissimo a chi, già famoso per molti studiatissimi dettati, avrebbe per sé la venerata autorità del nome, e l’esempio di una eccezionale attività. La troppa nostra inferiorità ci vieta di declinarne il nome, che da chiunque sarà facilmente indovinato.

Chiedendo venia per la divagazione, ritorniamo al chiarissimo signor Morel-Fatio, il quale, fornito della piiì squisita gentilezza e dell’amore più disinteressato per la scienza, vogliamo credere ci perdonerà se osiamo esporre qui una nostra idea sovra un punto non ancora bene chiarito di numismatica, che interessa non meno l’Italia che la Francia.

Fra i dotti lavori, ond’egli va da qualche tempo arricchendo la rivista francese della Numismatica, havvi una dissertazione sopra un zecchino di stampo veneziano, fatto battere da qualche principe di Dombes nella zecca di Trévoux, il quale, nel posto dove sui veneti zecchini suole leggersi il nome del doge, offre l’iscrizione franc — princ.1. Contrariamente all’opinione dell’ill. signor Giulio Friedländer, che volle tale zecchino battuto dal principe Francesco II di Borbone (1582-1592,) ed a quella del chiariss. sign. P. Mantellier, seguito dal sig. Poey-d’Avant, che riferivalo al tempo di Anna-Maria Luigia d’Orléans (1650-1693), il signor Morel-Fatio da molte e diligenti osservazioni guidato, conchiuse che autore debba esserne stato il principe Gastone, padre ed immediato predecessore di madamigella d’Orléans (1627-1650). Non ripeteremo le ingegnose deduzioni colle quali l’autore tentò dimostrare che tale zecchino sia imitato nelle forme e nelle leggende da quello del doge Francesco Erizzo, scelto, a suo vedere, di preferenza onde maggiormente ingannare l’occhio, mediante la somiglianza del nome inscritto sull’originale, col titolo Franciae Princeps posto sulla copia. Osserveremo soltanto, così di passaggio, che se fossevi stata veramente intenzione di ottenere mediante tale contraffazione una completa illusione di somiglianza [trompe l’œil) collo zecchino veneto, non avrebbesi inscritto il nome del santo: s. m. trevol, a rovescio, da sotto in su, ciò che costituisce

  1. Revue Numismatique. Nouvelle série. Tome dixième, 1866, pagina 199-204.