Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Mentre per ogni canto d’Italia corre un fremito di gioia, all’annunzio desiderato delle prossime nozze di S. A. R. il Principe di Napoli, io, altero di Suo benigno assentimento, con animo ossequioso e riconoscente, mi permetto di dare notizia di un nuovo e preziosissimo cimelio numismatico, che recentemente è entrato a far parte della splendida raccolta di monete italiane che S. A. coltiva ed accresce, con squisito discernimento e con intelletto di amore. Sono pochi anni che l’Augusto Principe di Sua iniziativa, e con quel diletto che negli animi gentili destano le patrie memorie, va riunendo una collezione di monete, la quale già è addivenuta assai numerosa, e racchiude pezze di gran pregio in ogni metallo, fra le quali non poche rarissime e talune eziandio uniche.
In queste ultime va compreso il grosso di cui imprendo la illustrazione. Proviene dalla vendita Durazzo, tenuta a Genova nello scorso maggio, nel cui catalogo era classificato sotto Bologna, con questa avvertenza: " Inedita. Sono della massima persuasione che questa moneta non è coniata a Bologna; dovendo per altro catalogarla, l’ho inserita in questa zecca, lasciando allo studioso acquirente la soddisfazione di studiarla e pubblicarla precisamente „.
- ↑ Pubblicato nello scorso settembre 1896 in occasione delle Nozze di S. A. R. il Principe di Napoli. (N. d. D.).