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sull’erronea attribuzione al francia, ecc. 55

mestiere, che durò a far le stampe delle monete fino al tempo del Papa Leone „.

Questo passo è uno de’ più errati dello storico aretino; posciachè inesatta, come vedremo, è l’asserzione che il Francia tenesse continuamente mentre ch’ei visse la Zecca di Bologna; non consentanea al vero, siccome dimostrerò, l’attribuzione al medesimo delle monete gittate al popolo nell’entrata in Bologna di Giulio II; ed è manifestamente sbagliata la descrizione di esse. Quest’ultimo granchio preso dal Vasari fu avvertito, nè poteva non esserlo, dal Cavedoni1, dal Giordani2, e ultimamente dal Friedlaender3, senza però che si dessero cura i medesimi d’indagare dond’era provenuto l’avvertito errore; il quale innanzi a loro avea indotto il Cicognara4 a niegare perfino l’esistenza delle monete con la leggenda allusiva alla cacciata del Bentivoglio, riferendo invece ad essa circostanza la medaglia di Giulio II col motto: Cantra stimulum ne calcitres. Ma di questa avrò a fare parola più avanti. Intanto torna in acconcio ricordare che fino dall’anno 1857 in un articolo, che pubblicai sulla nostra Zecca, avvertii per la prima volta l’erronea attribuzione fatta dal Vasari al Francia delle monete in discorso, e mi riserbai di addurne le prove, allorchè avessi avuto a mia disposizione il bolognino d’argento, già della collezione Schiassi, ora pervenuto al nostro Museo Civico, per riportarne il disegno a maggior dimostrazione del mio assunto. Più tardi nel 1869, richiesto in proposito dal sig. cav. Morbio, gliene significai sommariamente le principali in una lettera, ch’egli rese di pubblica ragione nel suo libro: Opere storico-numismatiche a pag. 84. Ciononostante anche nella nuova edizione del Vasari gli si è menata buona questa erronea attribuzione, cui ripetè puranco l’illustre Armand nell’opera sua: Les Médailleurs italiens. Tom. I, pag. 104, n. 55. Nè

  1. Mem. di relig., di mor. etc, Tom. XII, pag. 73.
  2. Almanacco statist. Bologn., anno XII, pag. 271.
  3. Die Italienischen Schaumünzen etc, pag. 174.
  4. Stor. della Scul. ediz. di Prato, Tom. V, pag. 426.
  5. Questi però, avuta contezza della mia Memoria sulle Monete in discorso, rettificò nel tomo III, pag. 30, n. 5 dell’opera sopra indicata la precedente aggiudicazione colle seguenti parole: Après les monnaies