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492 | giorgio ciani |
e si bandisce questo soldo, che verosimilmente fu battuto negli ultimi anni del dominio dei podestà imperiali (1235-1255). Anche di questa specie esiste una varietà, di stile più antico, col T del diritto fra tre punti, e nel rovescio 2 stelle negli angoli superiori, e due punti in quelli inferiori della croce, che non rinvenni fra i 133 esemplari del ripostiglio. Questa varietà in esemplari perfetti raggiunge il peso di grammi 1.41, ed all’assaggio risultò di millesimi 864, e perciò appartiene ad un’epoca anteriore a quelle precedentemente descritte.
3. Denaro o piccolo (concavo).
Peso gr. 0.327, titolo 220 mill.
Gazzoletti, Op. cit., tav. I, n. 5, pag. 31.
Il denaro, o piccolo, di Trento era eguale in valore a quello di Verona. I tre esemplari del ripostiglio non portano l’iniziale dinotante il nome dell’imperatore che vedesi gli altri simili denari trentini, forse perchè emesso dopo la morte di Federico II (1250).
VERONA.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/25/Coin_of_Verona_Rivista_italiana_di_numismatica_1897_%28page_516_crop%29.jpg/200px-Coin_of_Verona_Rivista_italiana_di_numismatica_1897_%28page_516_crop%29.jpg)
4. Grosso da 20 denari, o piccoli.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/69/Six_petal_flower_icon.svg/10px-Six_petal_flower_icon.svg.png)
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![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/69/Six_petal_flower_icon.svg/10px-Six_petal_flower_icon.svg.png)
Peso gr. 1.653, titolo 956 mill.