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472 | francesco malaguzzi |
I bolognini d’argento avrebbero avuto tali impronte: da un lato la. parola Bononia colla lettera A finale nel mezzo " cum duj circolj de intorno cum la soa granadura „ e dall’altro il leone rampante collo stendardo comunale e intorno il motto mater studiorum. La lega era la solita di once nove e 5/6 di argento fino per libbra ma ne andavano " a lonza de pexo al più trenta trj bologninj et a la libra ne va da quatrocentotrentaduj al più. „
I bolognini grossi dovevano avere da un lato il Santo a sedere e le parole Sanctus Petronius all’intorno: dall’altro il leone rampante col vessillo entro uno compasso e il motto Bononia docet con due circoli e la granatura.
La lega era la stessa dei bolognini piccoli " e che ne vada a lunza de peso desesete (17) e mezo e pixi luno caratj nove e uno setimo e che ne vada a la libra de pexo doxento diexe in fino in undexe al più de numero e vaglia luno bolognini duj d’argento. „
I grossoni d’argento da soldi quattro portavano: da un lato il S. Petronio seduto colla città in mano e intorno la frase Sanctus Petronius Bononia episcopus con due circoli e la granatura e dall’altro lato un leone rampante col vessillo comunale e il motto preferito Bononia mater studiorum con due circoli e la. granatura. La loro lega era la stessa dei bolognini piccoli, avvertendosi " che ne vada a lunza de pexo otto e trj quarti e pixi luno caratj desedoto (18) e duj setimj, che ne vada a la libra di pexo centocinque de numero insino in centocinque e mezo al più, che vaglia luno bologninj quatro de argento „ ecc.
I mezzani da mezzo bolognino l’uno (6 denari piccoli) avrebbero avuto questa stampa; da un lato il Bononia coll’A finale nel mezzo come nei bolognini