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42 giorgio ciani

liscio nel mezzo del diritto, nò si può rilevare la cifra che precede il 9. Credo però di non errare nel ritenerlo battuto nel 1619, epoca in cui furono eseguite queste e simili imitazioni.

Resterebbe a dimostrarsi se questa moneta appartenga veramente a Mirandola. Me ne persuaderebbe il motto e la rappresentazione del rovescio, eguale in tutto a quello della moneta precedentemente prodotta, ed il santo effigiato nel diritto in onore del quale Alessandro I eresse, nel 1606, una chiesa1.

In memoria anzi di questo avvenimento egli fece eseguire una medaglia che vedesi disegnata nell’opera del Litta.

L’attribuzione di questa moneta al duca Alessandro I parmi per ciò sufficentemente provata, ed il santo vescovo di Ippona sarebbe da aggiungersi alla serie dei santi invocati sulle monete mirandolesi.



11. — D/ — · ALEX · PI · · · VX · MIR · Scudo coronato inquartato ad I e 4 partito d’un’aquila e quattro fascie, a 2 e 3 leone.

R/ — IN · TE · DOMINE · CON · · · · 633. Croce in circolo ornato accantonata da quattro testine coronate.

Mistura. Peso Gram. 2,48.               


Ho ricavato il disegno di questo soldo da un esemplare della mia collezione alquanto liscio, ma che pure serve a completare il disegno datone dal

  1. Restaurata da Alessandro II la chiesa di S. Agostino mi si disse essere andata in rovina in sul principio di questo secolo.