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numismatica e medaglistica 409

1° Eccoci dunque all’opportunismo. Se ne fa tanto in politica, nulla vieta che possiamo farne un poco anche nella scienza; e per parte mia, come ebbi già l’onore di dichiarare, sono dispostissimo ad accettarlo, almeno in via provvisoria, ed entro limiti più stretti di quelli della Gazette, pel solo motivo che per ora i medaglisti o sono troppo pochi o non sono ancora fra loro organizzati, e anche perchè troppo limitati sono ancora i cultori della numismatica e troppo pochi i lettori delle nostre riviste.

2.° Pochi ma buoni, come i versi del Torti.

1.° Buoni finchè si vuole, ma pochissimi. Così pochi come ella forse non immagina.

2.° Non aspiro certo al milione di lettori del Secolo. Mi accontento dei soci e degli abbonati.

1.° Che! Denari e santità metà della metà. Per parte mia non credo di errare applicando il proverbio ai nostri lettori; e, scherzi a parte, non è difficile provare che tale asserzione non è punto esagerata. Il numero dei soci e degli abbonati è per sè limitatissimo, sia per la nostra rivista che per le riviste estere, oscillando fra il 200 e il 300.

2.° Solamente?

1.° Sono pochi infatti; ma del resto è quasi ancora il caso di meravigliarci come, in mezzo al turbinoso trambusto della vita febbrile che agita il secolo nostro, si trovi ancora chi si lascia allettare dallo studio dell’antico; che, per quanto le nostre sapienti e ingegnose elocubrazioni possano riuscire a far sprizzare qualche scintilla di nuova luce da monumenti coperti da una polvere venti o trenta volte secolare....

2°. .... non riesciranno mai a scoprire il bacillo della peste bubbonica o il telegrafo senza fili!

1.° E ciò spiega il piccolo numero dei nostri abbonati, i quali non sono però ancora i nostri lettori. Prima d’arrivare ai lettori quante falcidie è necessario di fare, incominciando da quelli, che non vanno più in là dei frontispizio!

2.° Queste però non possono essere che eccezioni.

1.° È sperabile; ma del resto non è cosa da scandalezzarsene. Io stesso ricevo regolarmente più di un periodico — non numismatico certamente — il quale non mi rappresenta che un inutile aumento di biblioteca, e di cui neppure mi