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36 | giorgio ciani |
Fu pubblicata nel III vol. delle opere dell’Argelati che ne diede il disegno, ma sì rozzo ed incompleto che ho creduto opportuno di riprodurlo valendomi di un’impronta di questa moneta che si conserva nel museo di Ferrara. Se nella precedente mancava il nome del principe, in questa v’è ripetuto anche al rovescio, che è identico a quello di un altro pezzo d’argento (che trovasi pure in oro ed è del valore di tre zecchini) riportato al N. 9 delle tavole del Litta il cui peso, che desumo da un’esemplare ben conservato del museo di Ferrara, raggiunge i gram. 5,95.
E da notarsi la differente disposizione delle lettere B, K ed A, che vedonsi segnate nell’angolo inferiore del libro.
Moriva G. Francesco nel 1533 vittima di una congiura orditagli dal nipote Galeotto II che gli succedette nel dominio (1533-1550).
Di lui si conoscono soltanto 5 monete; lo scudo d’oro non per anco figurato, il mezzo paolo e due quattrini delle tavole del Litta, ed una moneta pubblicata dal Bellini, detta grosso dal Kunz, che qui riproduco più correttamente traendone il disegno da un’impronta di questo pezzo, il quale si trova nel museo Bottacin di Padova.
3. — D/ — GALEOTVS · PICVS · II * MIR · CONQ · DNS. Scudo coll’arme di Mirandola-Concordia e l’armetta Pico nel