Pagina:Rivista italiana di numismatica 1897.djvu/39


mirandola 35

conveniva a questo principe che godette a’ suoi tempi fama di valente letterato. " Huomo ai tempi suoi litteratissimo in greco, latino ed hebraico „ è detto in una cronaca anonima mirandolese1, e della sua operosità anche in questo campo lasciò testimonio in alcune opere di vario argomento.

L’OMNINO potrebbe forse ricordare l’Omnino animus fortis et magnus duabus rebus maxime cernitur, etc. del grande Arpinate2, ma le sigle nel campo possono prestarsi a diverse interpretazioni.

Certo si è che devoto all’impero, dal quale riconosceva le concessioni ed i privilegi avuti, segnò sempre coli’ aquila bicipite tutte le monete che egli fece coniare.

Ritengo che tanto questo pezzo come il quattrino illustrato dal Kunz siano da assegnarsi ai primi anni della sua signoria.



2. — D/ — IO · FRANCISCVS · PICVS · Testa con lunga chioma, volta a sinistra.

R/ — IO ’ FR ’ PICVS ' MIRANDVLÆ ’ D ’ CO ’ C e aquiletta a due teste che divide la scritta. Nel mezzo un libro con OM NIN O in tre linee; sull’angolo del secondo foglio · B · e sotto KA; nel campo a sinistra C e sotto I, a destra A.

Argento. Peso Gram. 3,95.          


  1. Memorie storiche della città e dell’antico ducato della Mirandola, ivi 1874, pag. 80.
  2. M. Tullii Ciceronis, Officiorum, lib. I.