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nuovo contributo alla numismatica padovana | 359 |
Il documento però dell’anno 1398, riportato dal Verci1, ci riferisce sulla coniazione di 20000 libbre " sextinorum nigrorum ad ligam oncie unius et quartorum duorum argenti fini, et ad contum seu numerum librarum sex pro qualibet marca paduana. „ Orbene, avendo la moneta in parola una testa, che è precisamente quella di un negro e non essendosi ancora trovate monete corrispondenti a quelle nominate nel documento, io sarei d’opinione di considerarla uno dei detti sestini neri, i quali per l’appunto avrebbero assunto questo nome non dalla qualità del metallo usato per la loro coniazione2, ma invece dalla testa del negro che ne occupa l’area del dritto.
Conforta inoltre la mia opinione la perfetta somiglianza che essi hanno coi denari piccoli e con la tessera di Francesco II, per cui, allo stesso modo che la prima moneta da me descritta, mi sento inclinato ad attribuirla al secondo anziché al primo Francesco.
Assai difficile riesce l’illustrazione di una monetina, che ritengo possa essere un mezzo bagattino. Lo Zanetti stesso si dichiara incapace di classificarla e si rivolge agli eruditi padovani per ottenere una esauriente spiegazione3.
Da allora nessuno mai ha creduto di esporre un giudizio qualsiasi intorno a questa moneta, sia per la mancanza di documenti ad essa riferentisi, sia per l’impossibilità di confronti in fatto d’arte.
Io pure mi trovo sfornito di prove attendibili per stabilire a chi appartenga o cosa voglia indicare