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nuovo contributo alla numismatica padovana 357

Jacopino e che noi, collo Zanetti, assegneremo ad Jacopo II. Tale denaro ha nel dritto una stella grande di 6 raggi con all’intorno + PADVA, nel rovescio I ed all’intorno + CIVITAS.



Il defunto Sig. Carlo Kunz in una nota ad una sua memoria, intitolata: Monete inedite di Trieste e Trento1, fa cenno di una moneta che egli chiama denaretto e dice simile a quelli di Ubertino, di Jacopo II e di Francesco I2.

Tale moneta ha nel rovescio, in luogo della consueta iniziale del nome del principe, un piccolo carro, arme dei Carraresi (tav. n. 2). Ritiene che ne sia stato autore lo stesso Ubertino, " che poi in un simile conio, fatto più ardito, fece inserire la iniziale V del suo nome. „

Senonchè in una seconda sua memoria pubblicata due anni più tardi3, ritrattando tacitamente ciò che avea detto nell’Archeografo, viene ad ammettere che questo denaretto possa essere un " primo tentativo di moneta carrarese, e perciò spettante verosimilmente a Marsilio, secondo signore di questa città. „ Io invece, basandomi su quel sigillo, che più sopra ho ricordato, appartenente ad Jacopino e Francesco I, nel quale anziché i nomi dei detti signori si vede il solo carro e su due tessere pure di Jacopino e Francesco I, delle quali una riprodotta nella dis-

  1. Archeografo Triestino. Vol. V, fasc. I, anno 1867.
  2. Questa raro pezzo era posseduto dallo stesso Kunz, che lo vendette poi al Sig. Sipilli di Trieste. Ora ci riesce oltremmodo difficile ritrovarne la traccia.
  3. Period. Num. e Sfrag. cit., Vol. II, anno 1869, pag. 73.