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seguito a quella Convenzione, e lo arguisco anche dalle stellette che vi si scorgono nel diritto e nel rovescio, contrassegno ch’era stato espressamente convenuto in un articolo di quel concordato. In tal caso la monetina dovrebbe essere stata battuta dal 1254 al 1256, che per soli due anni ebbe vigore quel trattato. Il peso della mia moneta sarebbe un poco inferiore a quello prescritto; ma il titolo di 124, che mi risultò all’assaggio, vi corrisponde con precisione, equivalendo a once 1 1|2, ossia ad un ottavo di fino.


LODI.


15. Grosso (gr. 1.250).
     Aldini P. V., Sopra un’antica moneta di Lodi. Pavia, 1836, fig.


MANTOVA.


16. Obolo (gr. 0.325 — scodellato).
     Portioli A., La zecca di Mantova, Parte I. Mantova, 1879, in-8, tav. ann. n. 3.


17. Medaglia (gr. 0.310).

D/ — + MANTVE. Nel campo, in circolo perlato, croce. In due angoli opposti della croce, due punti.

R/ — + VIRGILIVS. Nel campo c. s. E · S
P
(Episcopus).

È una variante di quella pubblicata dal Portioli nell’opera citata, tav. ann. n. 4, la quale ha le lettere e . e . . nel diritto, e la croce nel rovescio.


MILANO.



18. Denaro (gr. 0.460 — scodellato).
     Gnecchi F. e E., Monete di Milano inedite. Supplemento (Riv. Ital. di Num., 1893, fasc. I, pag. 50, n. 3).


19. Denaro (gr. 0.470 — id.).
     Gnecchi F. e E., Op. cit., pag. 50, n. 4.