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già aveva notato che, oltre a quella del 58 e del 60, tutte le largizioni di Nerone furono fatte ai pretoriani1.

La moneta con la semplice indicazione del congiario, appartenente alla collezione Gonzales, non l’abbiamo vista e la classifichiamo secondo la descrizione che ne fa il Cohen; ma supponiamo che il globetto sotto al collo di Nerone gli sia sfuggito, È certamente la più antica di tutte, e fu battuta prima che fosse distribuito il secondo congiario, perchè, facendo nostra un’arguta osservazione del Kenner, il Senato, dopo la distribuzione del primo congiario, non poteva sapere se l’imperatore avrebbe o no distribuito altri congiarii dopo quello del 58 e non poteva segnare a questo il numero d’ordine. I rovesci col CONG · I e CONG · II, a giudicare dal tipo di Nerone, cominciano dopo l’anno 60; difatti il sesterzio della tav. I, n. II, avente la testa a sin., è di quelli che collochiamo accanto al tipo della Riforma. Dopo il 60 furono usate indistintamente le due scritte. Ma ci preme di assodare che il secondo congiario è ricordato sulle monete col globetto, le quali non oltrepassano il 63, ed anche per questa ragione non possiamo prestar fede alla data che lo Schiller gli ascrive.

Dunque la nostra disposizione cronologica ci suggerisce un secondo congiario verso il 60, che l’Eckhel dà per indubitato sulla testimonianza di un passo di Suetonio2 nella vita di Nerone, colà dove parlando dei ludi maximi, celebrati pro aeternitate imperii, aggiunge " sparsa et populo missilia omnium rerum per omnes dies: singula cotidie milia avium cuiusque generis, multiplex penus, tesserae frumentariae, vestis, aurum, argentum, gemmae, margaritae, tabulae pictae,

  1. Eckhel, D. N., V, p. 271.
  2. Nero, II.