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la cronologia delle monete di nerone, ecc. 313

Continua tale distintivo con Nerone nella serie col globetto (Tav. I, n. 16 e 17; Tav. II, n. 1, 3), mentre veniva impressa sul dupondio la testa laureata e coniato per la prima volta nell’epoca imperiale il semis, anch’esso con la testa nuda (Tav. II, n. 4). Per le ragioni addotte dal Kenner, rimaneva difficile la immediata distinzione del dupondio dall’asse negli scambii commerciali e si pensò allora di segnare nell’esergo dei soli dupondii il segno del loro valore, mediante due lineette verticali. Non ancora abbiamo assi col segno di valore, come crede il Kenner.

In una terza grande emissione fu modificato il dupondio, ma questa volta in tal modo, che non si sentì più il bisogno di altra aggiunta fino allo scomparire della moneta senatoria. Questa modificazione, che si estese in parte all’asse, consisteva nell’imprimere la corona radiata sul capo dell’imperatore (Tav. I, n. 12 e Tav. II, n. 11). Si badi però che la corona radiata sulle monete non ha, da Nerone in poi, un valore religioso come quella sulla testa di Augusto nei dupondii coniati da Tiberio, da Claudio e da altri suoi successori.

Risoluta così la quistione degli assi e dei dupondii, piacque di estendere l’oricalco anche alla coniazione dell’asse (Tav. II, n. 10, 13). Ecco una terza serie di monete la quale comprende il sesterzio, il dupondio dalla testa radiata e segno di valore, il semis di oricalco col segno di valore anch’esso (Tav. II, n. 9), ed in ultimo il quadrans, anche col segno di valore.

Pare al Kenner che con l’emissione di questi nuovi assi cessi d’un tratto la emissione degli assi di rame. In questo punto anche discordiamo dall’opinione del chiaro numismatico, perchè fra gli assi di rame ne troviamo alcuni col capo di Nerone simile a