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la cronologia delle monete di nerone, ecc. 287

certi tipi hanno esercitato una grande influenza sulle concezioni degli artisti successivi; tanto più nella zecca di Roma, che dobbiamo immaginare così numerosa d’artisti e quindi così produttiva di monete destinate a circolare per tutt’il mondo. In una serie di monete imperiali del medesimo imperatore, dello stesso anno, è difficile trovarne due uscite dallo stesso conio, o, se il diritto è uguale, non sarà così il rovescio. Delle zecche di Roma, del loro organamento interno, della distribuzione dei carichi noi sappiamo assai poco, ma si deve ben credere che quella grande fabbrica di oricalco e di rame abbia avuto un numero considerevole d’artisti, non tutti certo dello stesso valore, ma chi più chi meno bravo, e che quelli i quali per età e per studii erano giudicati migliori, regolassero gli artisti secondarii, creando i tipi che poi fedelmente erano riprodotti da questi con più o meno di competenza. Così è che alcune monete non possono competere con altre del medesimo anno per esattezza d’esecuzione e non rivelano una stessa mano d’artista.

Nella serie monetale di Nerone distinguiamo dunque tre tipi fondamentali: quello col globetto, quello con l’egida sul petto e i capelli in su ed un terzo tipo, spesso senz’egida né globetto, coi capelli rivolti in giù e la testa a sinistra. La classificazione generale potrebbe farsi coi seguenti criterii:

Lasciando stare le monete d’oro e d’argento dei primi tre anni di regno le quali ci danno una testa di giovanetto, il tipo giovanile di Nerone dai 20 ai 23 anni d’età ce lo forniscono le monete dello stesso metallo, degli anni 57, 58, 59, 60 (tav. I n. 1, 2, 3): collo stretto, volto imberbe ed ovale, guancia tondeggiante, chioma trascurata o almeno semplice e naturale come quella d’Augusto, di Tiberio, di Caligola, di Claudio, che scende sulla fronte. Nel 60 già