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la cronologia delle monete di nerone, ecc. 283

Il terzo tipo, degli ultimi anni, ha le forme fiere, pronunziate, gli occhi incavati con espressione truce, le labbra sporgenti, il mento anch’esso sporgente, la barba tenuta con cura; i capelli minutamente delineati che scendono sulla nuca, compiono la selvaggia figura. L’artista ha tentato di circondarla d’un’aureola di giovinezza, ma invece ci ha offerto un’immagine ricca di particolari che c’interessano. Vedi nella tav. Ili principalmente i n. 2, 12, 13, 15.

Abbiamo creduto necessario compendiare questa parte del lavoro del Kenner, perchè dovremo più volte riferirci ad essa, essendo la nostra classificazione fondata sullo studio della iconografia di Nerone.

Il Kenner non poteva più felicemente aggruppare i tipi rispetto all’arte e rispetto alle apparenze dell’età; la sua osservazione, colà dove dice che la figura di Nerone sulle monete del secondo gruppo è alquanto abbellita fino ad avere studiatamente un non so che di apollineo, giunge opportuna a dileguare il dubbio che l’esame dei monumenti potrebbe ingenerare sull’anteriorità dei ritratti col globetto.

Un particolare sfuggito agli occhi di tutt’i numismatici o, se osservato, non preso in quella considerazione che merita, è l’acconciatura dei capelli sulla fronte. Il Bernoulli1, pago delle conclusioni del Kenner, non curò neanche lui di esaminare le monete con quella scrupolosa osservazione che tanto lo distingue nello studio dei monumenti.

La singolarità della chioma di Nerone fu notata dal suo biografo Suetonio, il quale, parlando delle sue abitudini e del governo del corpo, ricorda che circa cultum habitumque adeo pudendus, ut comam semper in gradus formatam, peregrinatione achaica

  1. Römische Ikonographie, Nero, pag. 387-391.