Pagina:Rivista italiana di numismatica 1897.djvu/22

18 francesco gnecchi

bronzo è piuttosto il dritto e il peso. La testa di Massimiano è radiata e ciò lo esclude dalla categoria dei vecchi dupondii, nei quali la testa dell’imperatore è sempre laureata; come ne lo esclude il peso di 6 grammi e mezzo, il quale, se è soverchio per un vecchio dupondio, è troppo leggero pel nuovo bronzo o follis creato dalla riforma di Diocleziano; e anche la leggenda VIRTVS MAXIMIANI e il busto a mezza figura non si trovano mai nelle monete semplici di Massimiano Erculeo; ma solamente fra i suoi medaglioni.

A quale categoria dovremo dunque attribuire il nuovo bronzo? Ecco un problema, la cui soluzione è proposta agli studiosi.

È poi da sapersi che il medesimo bronzo esiste anche di Costanzo Cloro. Non mi appartiene; ma, avendolo avuto presso di me qualche tempo, ne presi l’impronta e ne posso offrire la descrizione:


D/ - IMP CONSTANTIVS P F AVG. Busto radiato a destra col manto e la corazza. L’imperatore tiene colla destra l’asta appoggiandola alla spalla.

R/ — VOTA PVBLICA. Nettuno e l’Africa come nel precedente.

Inedito — Peso gr. 7.

Si tratta quindi di un identico rovescio, e, a quanto mi pare, prodotto dal medesimo conio, applicato a due dritti con teste differenti; perciò quanto s’è detto sul bronzo di Massimiano può essere ripetuto a proposito di quello di Costanzo.