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il museo bottacin 201

in sè la storia d’Italia delle età di mezzo e dei tempi a noi più vicini. E la città per tal modo prediletta corrispose degnamente a tanta liberalità, perchè tosto la illustre sua rappresentanza sanzionò riconoscente l’accettazione del cospicuo dono, ed annuì ai desideri espressi dall’egregio cavaliere, statuendo quella raccolta fosse conservata in apposita sala del Civico Museo, la quale avesse titolo di Museo Bottacin, e decretando inoltre l’aggregazione dell’illustre donatore alla cittadinanza padovana, come poco appresso la insigne Accademia della stessa città acclamavalo suo socio onorario. Né a ciò soltanto si arresteranno le premure della illustre Rappresentanza padovana, ma siamo convinti che come ella provvederà nell’avvenire pel più conveniente collocamento della sua Civica Biblioteca e Museo, farà quanto è da lei acciò anche le serie numismatiche del Museo Bottacin siano sempre custodite, nonché aumentate colle più amorevoli cure, e ne sia colle dovute cautele facilitata l’ispezione agli studiosi.

Se le raccolte sono la suppellettile indispensabile d’ogni studio scientifico, gli arsenali, per così dire, nei quali la scienza ritrova le più valide armi per la conquista del vero, conviene tuttavia che l’uso di esse ne sia facilitato in tutti i modi possibili, coll’ordinamento più opportuno e razionale, colla cortese prestazione per parte degli incaricati alla loro custodia, e con cataloghi stampati che ne divulghino anche ai lontani la conoscenza.

Sono i cataloghi per mio avviso tanto importanti, che nessuna collezione di qualche entità dovrebbe esserne priva; sono essi altrettante guide che segnalano all’attenzione degli studiosi ciò che a loro può maggiormente interessare, li sollevano da molte noiose ricerche, e li aiutano in quelle che per iscopo di studi speciali vanno facendo. Qualora si avessero stampati con buon metodo e precisione i cataloghi delle principali raccolte di monete di zecche italiane, sarebbe già fatto un passo gigante verso quella completa illustrazione di esse, la quale, mediante singole monografie, non potrà essere ottenuta che in lungo lasso di tempo. Di ciò emmi chiaro essere convinti anche il prelodato commendatore Spano, che dettò il catalogo delle raccolte da lui donate al Regio