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IL MUSEO BOTTACIN

ANNESSO ALLA CIVICA BIBLIOTECA E MUSEO DI PADOVA1


Fra tanto attuale fervore per gli studi patrii, è indubitato che anche la scienza che ha per oggetto le antiche monete, principale ausiliaria della cronologia e della storia, dovrà riacquistare in Italia quell’intiero favore e quella diffusione che a ragione si merita. Tacendo di alcune splendide eccezioni, havvi bensì ancora qualche tiepidezza, prodotta più che altro, da estrinseche cagioni, ma sorgono anche tuttodì indizi consolanti del contrario, e sono: il numero ognor crescente di raccolte numismatiche pubbliche e private, le pubblicazioni di singole o periodiche opere nummografiche che ad intervalli compariscono, e quelle di maggiore entità che da alcuni valenti si stanno dettando.

Salutiamo con gioia questo ravvivato indirizzo delle menti verso lo studio della patria numismatica, imperocché siamo d’avviso ch’esso sia destinato a rendere importanti servigi ed accrescere gloria al bel paese. Ed invero, non sono le monete monumenti parlanti delle età passate; fonte ricchissima per la cognizione della cronologia, della storia, dell’archeologia; specchio sincero delle condizioni civili, delle tendenze religiose, dello stato economico e di quello delle arti nelle città e regioni in cui ebbero corso? Se così non fosse, tutti i governi civili profonderebbero tante cure e tanti tesori nella fondazione od ampliazione di ricchissimi gabinetti numismatici, e nobili municipi, gareggiando con essi a tenore dei propri mezzi, porrebbero sì amorevole studio nel comporre raccolte di monete, sia pure della sola provincia o

  1. Pubblicato nel Periodico di numismatica e sfragistica per la storia d’Italia. Firenze 1868, Anno I (N. d. D.).