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182 serafino ricci

l82 SERAFINO RICCI che del ripostiglio era stato raccolto, fissarono le condizioni reciproche d’interesse tra i fratelli, e alla detta convenzione s’aggiunse la clausola " che le monete tuttora sotto sequestro, appena rilasciate, venissero inventariate e ritirate dal comune zio delle parti, dott. Monti Antonio fu Pietro, con incarico di curarne la vendita e di ripartirne il prezzo nelle proporzioni fissate „, e simili.

Secondo le attestazioni del Landorno Giuseppe, il precitato Sig. Monti avrebbe dovuto avere circa un quattrocento monete del ripostiglio, cioè circa Kg. 0.8 di argento, che, sommato con Kg. 0.6 circa, a cui sale il peso complessivo delle monete da me esaminate, porterebbe a circa Kg. 1.5, cioè a poco meno di un terzo del totale raccolto dai carabinieri, quella parte di monete del ripostiglio che parrebbe doversi ancora ritrovare e studiare.

Ma, scritto in proposito al dott. Monti precitato, egli mi rispose che, " per circostanze indipendenti affatto dalla sua volontà, anzi, contro suo volere, erano state alienate le monete in discorso, senza badare a pregio nè reale nè d’antichità; e, mentre egli, sebbene non assoluto proprietario, le avrebbe conservate ad opera scientifica, il vero possessore le aveva ritirate e ne aveva fatto spreco. „

Per il che, da quella parte credo riesca oltremodo difficile l’identificazione delle monete vendute, e stimo già gran ventura che il desiderio di vendere una piccola parte disponibile mi abbia fatto capitare fra le mani quelle 159 che esaminerò fra poco. Se non che, avendomi il Landorno dati altri nomi di acquirenti delle monete di Palazzo fin dai primi periodi di dispersione, non ho ancòra perduta la speranza di potere in sèguito aggiungere maggiori contributi alla storia e all’illustrazione di uno dei ripostigli consolari più importanti del Piemonte.

Ecco l’elenco delle monete esaminate; prima per famiglie, secondo il catalogo del Fabretti1, poi in ordine di tempo,

  1. Seguo la 2a ediz.e più recente del Catalogo del Fabretti, come la più completa; è il vol. IV (1881, Monete consolari e imperiali) dell’opera Regio Museo di Torino, e fa parte del Catalogo generale dei Musei, Gallerie e Biblioteche del Regno. La 1a ediz., del 1876, non comprende che la prima serie delle monete consolari, senza gli ulteriori acquisti fino al 1881.