Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
12 | francesco gnecchi |
mando dopo il regno di Gallieno, al cessare della monetazione senatoria. Il sesterzio fu il primo a scomparire e non ne troviamo più alcuno alla metà del terzo secolo, mentre il dupondio sopravvive ancora qualche tempo. Rarissimo e quasi eccezionale sotto gli imperatori antecedenti, continua ad essere tale nei primissimi anni di Diocleziano; pure ce ne restano ancora parecchi sia di lui che di Massimiano Erculeo primo suo associato all’impero. Mommsen col suo abituale acume avvertì (Vol. IV, pag. 97) che una parte delle monete (e avrebbe potuto dir tutte) che portano la leggenda IOVI CONSERVATORI e IOVI FVLGERATORI sono coniate sull’antico stampo; ma sia di queste, che di alcune altre portanti altri tipi e altre leggende (PAX e VIRTVS colla figura d’Ercole o di Marte), non fu mai tenuta la debita distinzione nei cataloghi, dove sono descritte confusamente con quelle di nuovo stampo in modo che riesce affatto impossibile distinguerle. Il Cohen descrive, fra le altre, parecchie di queste monete, senza accennare menomamente alla differenza di tipo. È perciò che ho creduto opportuno di qui riunire tutti i bronzi di tipo antico di Diocleziano e Massimiano Erculeo, i quali si possono considerare come gli ultimi dupondii.
Sono tutte monete rarissime al pari di quelle simili dei precedenti imperatori Caro, Numeriano e Carino, e del medesimo peso, di poco superiore ai 5 grammi, mentre quelli di nuovo stampo pesano quasi il doppio (oscillanti fra i 9 e i 10 grammi). Per quante ricerche abbia fatto non mi riuscì di riunirne che 5 tipi, ossia:
IOVI CONSERVAT AVGG |
per Diocleziano. |