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sulle restituzioni 133

vanno attribuiti avvenimenti di ben maggiore importanza. Tito e Domiziano, volendo rievocare la memoria d’Augusto, fanno la trovata delle restituzioni, il che avviene probabilmente nell’anno 80 o 81 dell’era volgare, poiché buona parte delle restituzioni di Tito portano appunto la data del suo ottavo consolato. L’idea piace e, dietro alle prime, se ne fanno altre, finché la volubile moda si volge ad altro e le restituzioni cessano con Trajano, per fare poi ancora una eccezionale apparizione sotto Adriano e più tardi sotto Marc’Aurelio e Lucio Vero1.

La monetazione romana, per sé stessa eminentemente commemorativa, come ordinariamente registrava, raffigurandoli sui rovesci, tutti gli avvenimenti che si andavano giornalmente svolgendo, si occupava egualmente degli avvenimenti passati, di mano in mano che si andavano commemorando e li celebrava, rievocando con una restituzione, il nome di uno dei precedenti imperatori o d’un personaggio insigne, il cui nome fosse collegato coll’avvenimento commemorato.

  1. Un esempio che si acconcia benissimo al caso l’abbiamo nella coniazione delle monete multiple (piéforts) nella numismatica italiana ed estera medioevale, coniazione che fiorì qua e là a brevi periodi, e un altro l’abbiamo nella medaglistica italiana durante il principio di questo secolo. La produzione delle medaglie, da qualche tempo limitatissima, prende uno straordinario sviluppo all’epoca dell’epopea napoleonica. Le medaglie si coniano a centinaia, ogni fatto grande o piccolo viene commemorato con una apposita medaglia. E l’esuberanza raggiunge tali limiti che, non bastando più gli eroi né gli uomini grandi nelle arti, nelle lettere o nelle scienze, vengono coniate medaglie in onore di tutte le celebri cantatrici, delle vezzose seguaci di Tersicore e persino dei coreografi! La febbre durò pochi anni e la produzione delle medaglie si ridusse ben presto alle sue giuste proporzioni. Il raccoglitore di medaglie italiane che verrà fra molti anni non potrà spiegarsi quel periodo che abbraccia il primo quarto del nostro secolo, fecondissimo e specia’mente fecondo di tnedaglie per gli eroi e le eroine da teatro, se non dicendo: fu un capriccio della moda! e sarà nel vero. Io penso che la stessa cosa sia avvenuta per le restituzicni romane.