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82 b. morsolin - una medaglia satirica di camillo mariani

si scambiò forse in Cecini; ma di nessuno di questi è fatto cenno, come d’uomo vissuto e segnalatosi tra l’armi. Dalle sigle del rovescio scaturisce appena la congettura che il Cecini della medaglia servisse l’Imperatore o qualcuno dei principi della Germania, ovvero parteggiasse, come, che si voglia, per la causa della Germania, lacerata allora più che mai da discordie intestine e da lotte d’ogni maniera.



Data la natura satirica della medaglia, confesso schiettamente che mi sorge nell’animo un sospetto. Dubito cioè che con simile intendimento possano essere state gettate alcune altre delle sette del Mariani, e di preferenza le rappresentanti Cornelio Gallo, Remio Palemone e il Conte Alferisio. Chi potrebbe dire che ne’ due primi non si adombrassero taluni de’ poeti, numerosi allora in Vicenza, e nel terzo qualcuno degli uomini d’armi, de’ quali pure non si scarseggiava, vissuto agli stipendi del papa?


Bernardo Morsolin.