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varietà 505

trovavano tre prove in piombo. Il conio e tutte le prove furono da me acquistate e nell’interesse dei raccoglitori presento qui alla Tavola IX la riproduzione dal vero delle cinque monete in quistione, perchè, se mai qualcuna di esse venisse loro offerta, possano farne il necessario confronto. Le prove furono poi depositate presso la Sede della Società Numismatica Italiana e sono a disposizione di chiunque desiderasse esaminarle.

Ercole Gnecchi.               


Monete Romane travate nella Lorena. — La Società degli Antiquarii della Lorena di Metz ha comperato 16 mila monete romane d’argento, trovate dall'agricoltore Winckel a Niederrentgen vicino a Thiouville. Le dette monete erano chiuse in un vaso di terra cotta, tra gli avanzi di una casa romana, tratta in luce dallo stesso Winckel. Altri vasi contenevano qualche centinaio di monete di rame. Delle 16 mila monete d’argento ritrovate, la metà è ben conservata. Esse datano dal 250 al 292 dell’era volgare, e portano l’effigie di 22 imperatori e imperatrici romane, rappresentando poco più di 150 tipi differenti. Gli imperatori Caro, Diocleziano e Probo sono i più spesso raffigurati. In un vasetto stava una dozzina di monete di rame del 4° secolo. La Società degli Antiquarii procede innanzi negli scavi per fare altre scoperte e determinare qual fosse l’edificio romano, del quale si sono trovati gli avanzi.

L’ordine cavalleresco d’Abissinia. — Da un recente opuscolo di Carlo Padiglione presidente dell’Istituto araldico italiano stralciamo a titolo di curiosità quanto si riferisce all’Ordine che si conferisce attualmente dal Negus Neghesti in Abissinia e propriamente in quegli Stati detti d’Asmara e del Tigre in sostituzione dell’ordine di S. Antonio di Etiopia che è stato riconosciuto dai Papi e sembra si sia estinto verso la fine del secolo XVII.

L’ordine attuale è detto "Suggello di Salomone„ e veniva istituito da re Giovanni nel 1874 per conciliarsi l’amicizia e la benevolenza degli europei.