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456 bernardo morsolin


Ho detto che la medaglia non è registrata dall’Armand. Per maggiore precisione devo ora ricredermi; devo dichiarare cioè ch’essa non è registrata quale si presenta nell’esemplare, custodito nel Museo Civico di Vicenza. Il diritto, del resto, è eguale, per dimensione e per leggenda, al diritto d’una medaglia, annoverata tra quelle d’Andrea Guazzaiotti, o altrimenti d’Andrea da Prato. Vi differisce però interamente il rovescio, nel quale è scolpito lo scudo dei Borgia, sormontato dalle chiavi e dalla tiara, coll leggenda: — ALFONSVS · BORGIA · GLORIA · ISPANIE · — 1. E l’Armand descrive pure il rovescio, eguale del pari per diametro e, sino a un certo punto, per leggenda a quello dell’esemplare vicentino; ma lo descrive non come il rovescio, bensì quale il diritto d’una medaglia a sé, in onore del Cardinale Ippolito secondo d’Este. Il lavoro poi è annoverato tra le medaglie non uscite dal punzone del Guazzalotti, che finiva in pieno secolo decimoquinto, ma tra quelle del Pastorino da Siena, posteriore, presso a poco, di cent’anni al Pratese2. Devo però aggiungere che l’esemplare del Museo di Vicenza difetta del millesimo — 1554 — che segue alla leggenda, e del — P — iniziale del cognome dell’artefice.


È vezzo costante dell’Armand di citare o l’opera, in cui s’illustra o riproduce ciascuna delle medaglie da lui registrate, o d’additare il gabinetto, o la collezione, che ne custodisce l’esemplare. Per ciò, che si riferisce alla medaglia in onore di Callisto, rimandasi da lui il lettore al "Trésor de Numismatique et de Glyptique„3, al Bonannis4 e al Friedlander5. Quanto

  1. Armand, Les Médailleurs italiens, vol. I, pag. 48, n. 7. Paris, 1883.
  2. Armand, Op. cit, vol. I, pag. 192, n. 28.
  3. Médailles des Papes, I, XXII, 5. Paris, 1839.
  4. Numismata Pontificum Romanorum, I, LVII, a. Romae, 1716.
  5. Die italienischen Schaumünzen des fünfzehnten Jahrhunderts, XXIV. Berlin, 1880-1882.