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400 | emilio motta |
al Stampo ducale" ch’egli non sapeva fossero falsi. [Classe: Zecca].
546, — 1471, giugno 3, Milano. — In rogito di questa data figura dominus Aluysius Scacabarozius, magister Ceche. [Trivulziana, Cod. n. 1818, fol. 319 t.].
547. — 1473, marzo 18, Imola. — Il marchese Nicolò Pallavicino da Scipione dà notizia al duca di Milano di " uno bologniese revenderolo „ capitato ad Imola con " circa cinquanta grossi fiorentini tutti falsi et molte altre quatrine pur false. Preso, "il feci mettere in prigione„ ma ciò intendendo Roberto da S. Severino, a compiacere Virgilio Malvezzi "me scrisse stricte pregandomi lo volesse liberare.„ Ne avvisa il duca per sapersi come comportare, aggiungendo che " tutta questa terra grida delle monete false le quale sono portate da Bologna per ispendere qua et in vero è una chosa molta vituperosa.„ [Classe: Zecca].
548. — 1473, marzo 21, Abbiategrasso. — Lettera ducale al tesoriere Antonio d’Anguissola a proposito di "Antonio Bressano spetiaro in Cremona quale è destenuto per havere tonsato monete. „ [Classe: Zecca].
549. — 1473, marzo 25, Novara. — Lettera ducale a Nicolò Pallavicino da Scipione perchè faccia esaminare molto bene quel "bolognese che hay destenuto per casone de monete false „ onde cavarne "se gliera alcuno che gli tegneva mano. „ [Classe: Zecca].
550. — 1473, marzo 31. — Grazia ducale concessa a Bernardino Ponzono, citt. cremonese, reo d’aver speso monete adulterate. [Trivulziana, Cod. n. 1818, fol. 310 t.].
551. — 1473, giugno 20, Bologna. — L’oratore milanese Gerardo Cerruti avvisa il duca che il Legato del Papa avendogli "facto grandissime querele del falsare de le monete che sé facto assai dimesticamente et in grosso et per