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appunti di numismatica romana 311

Quale risultato dei recenti studii sul medaglione romano, fatti in primo luogo assai profondamente e diffusamente dal dott. Kenner e in seguito più semplicemente da me, il Presidente della Società Numismatica di Londra ammette come provati e definitivamente assodati i punti seguenti:

1.° Che la massima parte dei medaglioni relativi alla vita pubblica e ai riti religiosi degli imperatori e delle loro famiglie, furono coniati nella zecca imperiale.

2.° Che altri medaglioni, specialmente quelli esprimenti i voti del senato e del popolo romano verso gli imperatori, furono coniati nella zecca senatoria.

3.° Che la zecca imperiale non si restringeva alla coniazione dell’oro e dell’argento; ma coniò pure una certa quantità di bronzo, sia in monete comuni, sia in medaglioni.

4.° Che il peso di molti medaglioni coniati in ambe le zecche era tale da connettere questi pezzi pesanti colla coniazione ordinaria, in modo da permetter loro di entrare nella circolazione.


III.


Al primo e al terzo di questi punti sottoscrivo io pure volontieri; faccio invece le mie riserve agli altri due, ed è il secondo specialmente che mi riesce impossibile accettare. L’autore ammette che i medaglioni esprimenti voti od augurii del senato o del popolo romano all’imperatore fossero coniati dal senato, e a mo’ d’esempio cita i medaglioni d’Adriano e d’Antonino Pio con S P Q R AN F F OPTIMO PRINCIPI PIO e quello di Gallieno con GALLIENVM AVG P R OB CON8ERVATI0NEM SALVTIS.