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310 | francesco gnecchi |
alla nuova teoria. Di questa nuova teoria, profondamente convinto, io l’ho sostenuta ogni volta che ebbi l’occasione di scrivere su tale argomento, e, se oggi vi ritorno, è per tentare di vincere qualche ultima ritrosia e di combattere qualche eccezione che alla stessa viene proposta.
In un recente articolo della Numismatic Chronicle di Londra1 Sir John Evans coglie l’occasione della descrizione di alcuni medaglioni inediti o rari per entrare nel merito della questione e mi fa l’onore di citare replicatamente il mio nome, discutendo alcuni degli apprezzamenti da me esposti nella Rivista Ital. di Num. e nel Manuale di Numismatica romana.
Ho letto e ponderato con molta attenzione l’articolo e alle sottili ed acute osservazioni ivi contenute, mi permetto contrapporre quelle che mi sono man mano venute alla mente, esponendole con tutto il rispetto dovuto a sì illustre contradditore. Saranno in parte idee che già ebbi occasione d’esporre qua e là, e che ora mi studierò di meglio chiarire e sviluppare, in parte saranno osservazioni nuove. E, se queste mie righe avranno per risultato di provocare una nuova replica, io me ne chiamerò fortunato, persuaso che alla ricerca della verità nulla è più favorevole della serena discussione.
II.
L’articolo della Numismatic Chronicle si può scindere in due parti. Si ammettono nell’una parecchi fra i portati degli ultimi studii, mentre nell’altra si propongono delle eccezioni alla regola generale.
- ↑ 1896. Parte I. On some rare or unpublished roman medallions.