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BIBLIOGRAFIA
LIBRI NUOVI.
Quantunque il secondo di questi due volumi sia d’argomento assai più generale del primo, ambedue vanno considerati come lavori di volgarizzazione della scienza, e perciò li ho qui riuniti.
L’elegante volume del Blanchet forma parte della Petite Bibliothèque d’Art et d’Archeologie, pubblicata sotto la direzione di M. Kaempfen, direttore dei Musei di Francia, e fa seguito a quello delle Monnaies grecques pubblicato due anni sono dallo stesso Autore.
Come l’indica il genere della serie cui appartiene, l’operetta è una dissertazione, direi quasi una conferenza sulla numismatica romana, ed è, nella sua brevità, più che sufficiente a darne un’idea complessiva a chi è nuovo in questo studio. Il libro è fatto con molto sapere e nei quattro capitoli che lo compongono vi sono trattati il sistema monetaria, la fabbricazione e l’organizzazione monetaria, i tipi e l’arte nelle monete romane. I due primi capitoli, che sono dedicati alla materia certamente più difficile e più intricata, sono quelli in cui maggiormente si compiace l’autore, il quale invece accenna appena e quasi sorvola ai medaglioni e ad altri argomenti secondari, e trascura affatto i contorniati e le tessere, adducendo che della numismatica non hanno se non la parvenza esterna. Del che, dopo tutto, non saprei dargli torto.
Ai capitoli seguono degli indici per le monete della repubblica e dell’impero, e formano chiusa 12 belle tavole in eliotipia, nelle quali si riproducono i diversi tipi delle monete romane, comprese le urbiche e le greche.