Pagina:Rivista italiana di numismatica 1896.djvu/24


appunti di numismatica romana 17

che l’esemplare di Parigi è identico al mio e concludo che, tornando all’antico, la lettura corretta è CAESAR DIVI F su ambedue, ciò che fa ricollocare la moneta nella serie repubblicana, come ve l’avevano collocata i primi autori1.

Tutti gli autori citati poi descrivono al rovescio il delfino fra due stelle, quantunque sul disegno dato da Cohen non ne figuri nessuna; ma basta che così abbia detto il primo perchè tutti l’abbiano poi ripetuto. Sul mio esemplare io non vedo che una stella sola, e ciò mi pare anche assai più logico riconoscendo in essa la stella Julia, che si ripete su diverse monete, sia di G. Cesare che d’Augusto: mentre mi parrebbe molto più difficile l’attribuire un significato alle due stelle.


MARIA


Denaro d’Augusto e Mario Tromentina.


7. — D/ — AVGVSTVS DIVI F. Testa nuda a destra, il tutto in una corona d’alloro.
     R/ – MARIVS C F TRO III VIR. Augusto velato a sinistra col simpulo.

Dei cinque tipi del denaro d’argento di C. Mario Tromentina, due soli erano già conosciuti nelle due varianti del dritto, a) senza la corona d’alloro e la leggenda AVGVSTVS., b) colla corona d’alloro e la leggenda AVGVSTVS DIVI F · Ora è trovata la variante colla corona del terzo. Probabilmente la stessa


3
  1. Fra questi il Riccio nella sua 2ª Edizione delle Monete delle Antiche famiglie di Roma, pubblicata in Napoli nel 1843, dà questo denaro colla testa d’Augusto volta a sinistra; ma tale inesattezza non fa meraviglia nel Riccio, il quale molte volte faceva a memoria la descrizione e il disegno di monete vedute in altre collezioni. E difatti, che non appartenesse alla sua, ne abbiamo la prova in ciò che tale denaro non figura nel suo Catalogo, stampato nel 1855.