Pagina:Rivista italiana di numismatica 1896.djvu/23

16 francesco gnecchi



Il Cohen vi lesse . . . GVSTVS DIVI F, ma in qual modo? leggendo la prima parola . . . GVSTVS come fosse scritto all’infuori (ossia col vertice delle lettere verso la periferia della moneta), le altre DIVI F come fossero invece scritte all’indietro (col vertice delle lettere verso il centro della moneta). Ora una leggenda circolare scritta metà in un senso e metà nel senso opposto sarebbe contro l’abitudine costante. Le leggende di quest’epoca e, oserei quasi dire di tutte le epoche, giacchè non mi sovvengono esempii differenti, sono scritte o completamente all’indentro o completamente all’infuori. Si legga dunque anche il nostro denaro regolarmente, come indicato dalle parole DIVI F (ossia col vertice delle lettere al centro della moneta) e si vedrà che il . . . GVSTVS letto sull’esemplare di Parigi si trasforma nel mio CAESAR . Per una strana casualità le lettere componenti il nome di CAESAR tagliato a mezzo e toltane la metà inferiore (che sarebbe appunto la metà cheè invisibile perchè fuori del conio nell’esemplare parigino) si prestano mirabilmente per leggervi . . . GVSTVS, quando si prendano al contrario, ossia capovolte. La parte superiore della R forma il G, il vertice dall’A si legge V, la S rimane S, l’E si interpreta per T, l’altro A ancora V e il C forma la S finale, ed ecco come il GVSTVS dell’esemplare di Parigi, letto pel suo verso, è precisamente il CAESAR del mio esemplare. Le due prime lettere AV non furono lette perchè non esistono, nè, se ben si guarda, v’era lo spazio. Così, senza vederlo, credo poter affermare