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162 | francesco gnecchi |
VESPASIANO, TITO E DOMIZIANO.
(Tav. II, N. 5).
NB. Quantunque manchi la sigla epe esistente nel denaro simile descritto al N. 1 di Cohen, il denaro deve certamente pel tipo attribuirsi alla zecca d’Efeso. Cohen dà la leggenda del rovescio avg vespas liberi imp; ma mi pare più giusta la lezione che io ne ho data: liberi imp avg vespas; la quale segue anche più regolarmente la disposizione delle parole sulla moneta.
TITO.
(Tav. II, N. 6).
Il denaro descritto non presenta che una piccola variante (cae in luogo di caes) con quello di Cohen N. 112; ma ne ho dato volonteri la completa descrizione, trattandosi forse del denaro più raro di Tito e finora conosciuto molto incompletamente per la descrizione monca che il Cohen riporta dal Museo Tiepolo. Il mio esemplare è suberato; ma oggi non se ne conosce alcun altro, nè suberato nè di puro argento.