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86 | giorgio ciani |
Verona fino dal secolo precedente per segnare sulle monete il nome dell’imperatore, e ne sono prova le difficili e barbare iscrizioni che si riscontrano sui denari degli Enrici, dei quali diedi qualche esempio.
Sono pur noti i grossi che dalla scala messa in fine alla scritta nìostrano essere stati battuti allorché Verona era soggetta alla signoria degli Scaligeri. Su questi vedesi distintamente, in luogo della F, un E a dinotare l’imperatore Enrico VII (1310-1314), il quale nel 1311 avea conferito a Can Grande (1304-1329) il titolo e l’autorità di Vicario imperiale, e con tale atto avea accresciuta la potenza degli Scaligeri in Verona.
Esistono pure i così detti mediatini, e certi altri piccoli di Verona i quali portano effettivamente CI•VE•CI•VI o CI•VI CI•VI; ma sia perchè il C è chiuso (CI ), come per altri indizi, si avverte tosto esser stati battuti alla fine del XIII, o nel XIV secolo ad imitazione dell’antica moneta veronese, che era ben accetta, ed assai diffusa anche oltre i confini del territorio di Verona, e spettano forse allo stesso Can Grande, che nel 1312 era stato altresì insignito della autorità di Vicario imperiale di Vicenza.
13. — Mistura, Peso mill. 720.
- D/ — MAXIMILIANVS CAESAR — Busto corazzato e coronato dell’imperatore, volto a sinistra.