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appunti di numismatica italiana 59



D/ + IN • MANIBVS • LINGVE • MORS • ET • VI(ta). Tre bande in uno stemma a testa di cavallo.
R/ - SANCTVS • AGHAPIT. Il Santo in piedi, volto a sin., in abito guerriero, collo scudo nella sinistra, in atto di trafiggere il drago giacente a terra.

La moneta è un’imitazione dei grossi da sci soldi di Gian Giacomo e Gian Francesco Trivulzio; variano solo la leggenda e le insegne dello stemma, che da pali furono mutati in bande.

Lo Chalon attribuisce questa moneta a Lavagna (ossia Mcsserano), dicendola coniata da uno dei primi principi Ficschi, e basa la sua ipotesi sulle bande dello stemma, le quali del resto posscno benissimo appartenere a quello di qualche altra famiglia.

Infatti le bande di questo stemma furono per lo smalto esattamente copiate dai pali dello stemma Trivulzio e, secondo le regole blasoniche, non corrispondono che in parte allo smalto dello stemma dei Fieschi. Questo stemma si componeva di tre bande d’azzurro in campo d’argento; e lo stemma rappresentato in questa moneta risulterebbe bandato di nero e d’argento1. D. Promis nella sua bella mo-

  1. In araldica l’argento non ha alcun segno, e il nero è indicato da linee perpendicolari ed orizzontali che vanno ad incrocicchiarsi. Le bande d’azzurro avrebbero dovuto essere indicate con sole linee orizzontali. Del resto, come già notammo nelle Monete dei Trivulzio, queste anomalie ed inesattezze blasoniche si incontrano spesso sulle monete