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54 | ercole gnecchi |
- R/ – : SANCTVS: AGAPITVS: Un Santo guerriero a cavallo, a destra, col vessillo della croce. Sotto il cavallo, un anello.
La leggenda del diritto varia da quella di altri cornabò di Bonifacio Ferrero pubblicati da D. Promis nella sua interessante monografia sulle monete di questi abati1. La rappresentazione però è identica a quella di molti cornabò, non solo di Montanaro, ma anche di Messerano, di Carmagnola e di Desana. Ciò che forma la specialità di questa moneta si è il Sant’Agapito, che vediamo per la prima volta effigiato sul rovescio di una moneta di Montanaro.
Ho fatto qualche ricerca per vedere se quel Santo potesse aver relazione colla famiglia Ferrero o coi feudi da essa posseduti e quello che trovai, lo giustifica pienamente. Alla terra di San Benigno di Fruttuaria, che apparteneva in origine a questa celebre abbazia, ne furono in seguito aggiunte tre altre, Montanaro, Feletto e Lombardore2. Quest’ultimo comune, al pari della sua chiesa parrocchiale, è posto sotto il patrocinio di Sant’Agapito martire, di cui vi si venerano alcune reliquie. Nella piccola Cronaca manoscritta della badia di San Benigno sta scritto che il capo di detto Santo vi sarebbe stato recato da Preneste nel 1215 dal Conte Bonifacio di San Martino e che fu collocato nel monastero di Lombardore. Altri asseriscono che vi fosse recato da Ottone Gugliemo fondatore della badia; altri infine pretendono che ve l’avesse portato lo stesso Re Ar-