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cui venne trovato nelle vicinanze di Pompei. Il tesoro consisteva in parecchi vasi e oggetti pregevolissimi in argento, più alcuni braccialetti e una catena d’oro che furono acquistati dal Barone Edmondo de Rothschild e regalati al Museo del Louvre, e negli aurei romani, in numero d’oltre un migliaio, estendentisi da Augusto fino a Domiziano. I più antichi, ossia quelli fino al regno di Nerone erano in generale molto consunti, al punto che in buona parte vennero consegnati al crogiuolo. Dal regno di Nerone innanzi invece, le conservazioni sono buonissime e molti pezzi sono anzi veri fiori di conio. Vi si trovano anche diverse varietà inedite.

Una medaglia al Cardinale Ledochowski. — Gli ufficiali ed addetti alla Congregazione di Propaganda il 14 luglio 1895 offrirono al loro Prefetto pel suo Giubileo Sacerdotale (50° anno di Messa) una medaglia coniata apposta col ritratto del Cardinale, che sul rovescio ha questa iscrizione: honori — mieceslai ledochoswki — s. r. e. card. — adjutores ed administri universi — s. c. cath. nom. propaganda — praefecto suo. — quinquagenalia solemnia — sacerdoth, agenti — fauste feliciter — mdcccxcv.

Un’altra medaglia, pure appositamente coniata, gli fu offerta dal P. Generale dei Conventuali, dei quali il Cardinale Ledochowski è Patrono.


Il Sig. G. Adriano Blanchet, ben noto ai lettori della Rivista per le varie e pregevoli sue pubblicazioni, delle quali abbiamo fatto cenno più volte, ha dato le dimissioni dall’ufficio di Sotto-bibliotecario che occupava presso il Gabinetto Numismatico di Parigi. Lo sostituisce il Sig. G. Riat, archivista-paleografo.

Il Sig. Blanchet è stato nominato Bibliotecario onorario del Gabinetto, e continuerà ad essere Segretario della Revue Numismatique.